Artista della settimana: Alessandro Andreucetti, Sky-Scraping Style

I fantasiosi paesaggi urbani e i rami d’ulivo impressionisti di Alessandro Andreucetti sono stati realizzati nell’attico di una prigione inutilizzata a San Gimignano, in Italia. Si può solo speculare sui pensieri che attraversavano le menti dei detenuti italiani passati, ma sembra improbabile che prevedessero le attività artistiche che alla fine avrebbero avuto luogo in testa. Considerando il passato dell’edificio, non sorprende che – dopo un lungo viaggio in su e in su per molti passi – Alessandro si trovi nel luogo di lavoro del silenzio e della solitudine.

Che l’edificio abbia una vita passata è incredibilmente appropriato. I quadri di Alessandro, colgono il flusso e il cambiamento della città nel tempo. Gli edifici e le strade – come i colori, le forme e la trama dei suoi dipinti – semplici guardiani. La città è costruita dalle emozioni, dall’esperienza e dalla percezione dei suoi abitanti. La prigione di un uomo è lo studio di un altro uomo.

Fantastic Cities: Gallery Maxi (20″ x 20″) by Alessandro Andreucetti, mixed-media artwork

“Sono molto interessato all’aspetto architettonico della città”, dice Alessandro. “Mi interessano le superfici con trame affascinanti, in cui il tempo ha stampato impronte indelebili – dove invisibili, ma reali, migliaia di vite umane fluiscono”.

Come suggerisce Alessandro, l’astratto plasma il cemento. Alessandro afferma visivamente questo punto di vista attraverso il suo stile pittorico, che combina impressionismo ed espressionismo. Dipinge rapidamente e deliberatamente – anche “violentemente”, come dice lui. Alessandro è il modo in cui le cose si sentono, non il loro aspetto. In questo modo, i suoi dipinti diventano una visualizzazione di concreti plastici astratti.

La Citta Sale (27.55″ x 27.55″) by Alessandro Andreuccetti, mixed media artwork

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